È concessa dalla Sede apostolica l'indulgenza plenaria a tutti i malati di CoVid-19, ai loro familiari, al personale sanitario, a quanti per la loro assistenza rischiano il contagio, che da casa o ospedale, staccati dal peccato, tramite i mezzi di comunicazione partecipano alla Messa o il Rosario o la Via Crucis o altro e pregano il Credo, il Padre Nostro, invocano la Madre di Dio, offrono a Dio le loro sofferenze per i fratelli, e fanno proposito di confessarsi e comunicarsi sacramentalmente appena possibile con l'aggiunta di una preghiera per il Papa .

 

È concessa altresì l'indulgenza plenaria a tutti i fedeli che preghano per almeno mezz'ora con la lettura delle Scrittura oppure pregano con il Rosario o la Via Crucis o la Coroncina della Divina Misericordia,  per implorare la fine della pandemia, il sollievo dei contaggiati e la salvezza dei defunti, sempre con le stesse condizioni: distacco dal peccato, Credo, Padre Nostro, invocazione alla Madre di Dio e proposito di confessarsi e comunicarsi sacramentalmente con l'aggiunta di una preghiera per il Papa appena possibile.

 

È  concessa l'indulgenza plenaria a chi si trova in punto di morte e non può avere l'assistenza di un presbitero per l'estrema unzione e il viatico, pentito dei propri peccati si affida alla miseticordia di Dio, avendo pregato abitualmente qualche preghiera nella vita. Si consiglia l'uso del crocifisso.